Sempre più spesso le procedure autorizzative che includono la componente acque prevedono simulazioni numeriche finalizzate a produrre scenari previsionali per valutare le conseguenze di una qualche azione gestionale. Data la complessità degli strumenti modellistici, il decisore è però posto di fronte a report criptici che non sempre lasciano trasparire quelli che sono i margini di incertezza delle previsioni o i limiti e assunzioni adottate nella costruzione del modello numerico.
Questo rende la decisione da prendere non adeguatamente “informata”. Le conseguenze sono sotto gli occhi di professionisti e cittadini, che pagano i danni ambientali di barriere idrauliche che “non tengono”, sorgenti che si seccano, gallerie che si allagano e via dicendo. Seguendo con determinazione la propria missione, SYMPLE propone periodicamente dei corsi gratuiti per “non modellisti”, indirizzati agli Enti italiani (Comini, Provincie, Regioni, ARPA, ecc.), ma aperti a tutti. In particolare, i corsi sono rivolti a coloro che, nel contesto delle procedure di autorizzazione e di controllo, sono tenuti a valutare progetti supportati da modelli numerici idrogeologici e idrologici.
Gli argomenti di discussione comprenderanno questioni come ad esempio:
- Quali sono le conseguenze di indagini di campo non mirate alla modellazione?
- Quale è la conseguenza di un modello concettuale “frainteso” trasformato in modello numerico?
- Nella costruire un modello numerico, quali sono i dati oggettivi e quali le scelte soggettive del modellatore?
- Quale tipo di previsione può fornire un modello? con quale margine di incertezza?
- Come si può valutare la bontà, l’integrità e l’affidabilità di un modello?
- Modelli a supporto del processo decisionale: possono davvero essere utili?